Quello del doppiaggio è un settore cinematografico ancora in gran parte da scoprire e capire, che riceve con troppa facilità la critica di chi il più delle volte non sa come funzioni questo settore.
Il doppiaggio non solo è una nobile arte che da noi ha fatto perfino scuola ed è passata alla storia, ma è un settore spesso elogiato dagli stessi attori stranieri e registi dei film doppiati. E’ oltretutto un grande mezzo di comunicazione tra gli altri popoli e noi italiani, un ponte che favorisce scambi culturali e una più sicura e diretta apertura sia mentale che di progresso in genere.
Da privato cittadino non mi accontento di augurare buona fortuna alle arti italiane, ma mi rendo spontaneamente parte attiva a loro sostegno, nella fattispecie a favore del doppiaggio.
Ritengo fondamentale sporcarmi le mani per primo, nell’onesta speranza di dimostrare ciò che dico e guadagnarmi il diritto di farlo col giusto sentimento, perché solo chi fa sa.
Se un vandalo sfregia una tela in un museo delle nostre città, io mi indigno e dono ciò che posso con un sms a sostegna del recupero di quell’opera. Lo stesso faccio per il doppiaggio quando disinformazione e malizia lo offendono.
La critica va fatta con cognizione di causa, o è una perdita di tempo prezioso per tutti.
Invito noi italiani (specialmente i giovani) a sostenere a modo proprio quell’arte con la quale avvertiamo la maggiore affinità.
Per fumo, lotterie ed eventi calcistici (con rispetto parlando) troviamo tutti tempo e denaro, tanto l’alta società quanto la classe meno abiente, ma quasi mai facciamo lo stesso per le arti che invece molto ci danno e ancor più possono darci.
Le arti (ciascuna con modi e tempi propri) sono tra le vere fonti di ricchezza e solidità di una nazione.
L’arte è identità culturale e l’identità di un popolo è il suo futuro!
Grazie a tutti i fan del doppiaggio che per fortuna esistono e vanno aumentando.